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Le statue dei re in Piazza del Plebiscito

Ve ne dico quattro…

Napoli – Le statue del Palazzo Reale

Chissà quante volte avrete camminato in Piazza del Plebiscito, guardato con ammirazione la chiesa di San Francesco di Paola, poi avrete rivolto lo sguardo verso la bellissima facciata barocca del Palazzo Reale e notato le statue nelle nicchie.

Magari vi sarete anche chiesti chi sono i personaggi rappresentati.

La risposta è scontata: nella facciata del Palazzo Reale non potevano che essere incastonate le statue di otto re di Napoli.

Queste statue, però, hanno una storia del tutto particolare.

Correva l’anno 1888 quando Umberto I decise di commissionare a importanti scultori dell’epoca otto statue che avrebbero dovuto abbellire la facciata del Palazzo Reale di Napoli.

Fin da subito, però, queste sculture non goderono di un grande successo.

Non piacquero né al re in carica, né tantomeno ai napoletani.

Insomma, fu un vero flop, le statue non piacevano a nessuno, tanto che il popolo napoletano, che a fantasia è imbattibile, inventò subito una simpatica storiella, un dialogo immaginario tra quattro di questi re.

Napoli – Le statue del Palazzo Reale

Carlo ll, quasi meravigliato, rispose:

“Io non ne so niente”.

Napoli – Le statue del Palazzo Reale

In ultimo, Vittorio Emanuele, brandendo la spada, sentenziò:

“Allora te lo taglio!”

Il primo a parlate fu Carlo V d’Asburgo, che con il dito puntato verso il basso, urlò:

“Chi ha fatto pipì per terra?”

Napoli – Le statue del Palazzo Reale

Poi toccò a Gioacchino Murat, che tutto orgoglioso affermò:

“Sono stato io e allora?”

Napoli – Le statue del Palazzo Reale

Ci voleva proprio questa simpatica storiella per fare apprezzare ai napoletani e ai turisti queste statue che altrimenti sarebbero rimaste lì offuscate dall’innegabile bellezza della chiesa di San Francesco.

E voi conoscevate questa storia?

Sono sicura che d’ora in poi, quando passerete davanti al Palazzo Reale, queste quattro statue vi strapperanno un sorriso.

 

Per conoscere altri luoghi di Napoli, cliccate qui.

 

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