Little Bighorn
Nei luoghi del Generale Custer e di Toro Seduto
Little Bighorn Batterfield National Monument
Durante il nostro viaggio attraverso le strade della Real America, c’è stato un fuori programma, una tappa che non era prevista nel nostro itineraio, ma che invece si è rivelata tra le più belle della vacanza.
“Bella”, forse, non è il termine corretto, perché stiamo parlando di Little Bighorn Batterfield National Monument, dove ha avuto luogo una delle più efferate battaglie tra l’esercito statunitense e i nativi americani.
Però anche questo è un pezzo di storia, seppur molto triste e altrettanto cruento, e vale la pena di conoscere meglio quello che successe proprio qui, dove ci troviamo noi adesso.
Un po’ di storia
Little Bighorn Batterfield National Monument
La zona che attualmente identifichiamo come Real America, è stata da sempre la casa di Lakota, Cheyenne e Sioux, solo per nominare alcune delle tribù di nativi più conosciute.
Nello specifico, Little Bighorn Batterfield National Monument si trova all’interno della riserva dei Crow, che abitavano tra Montana e South Dakota e che oggi gestiscono il Visitor Center.
E proprio mentre raggiungiamo il Visitor Center, ci facciamo qualche domanda. Una prevale su tutte: perché è stato istituito questo Monumento Nazionale?
A Little Bighorn si commemorano i 263 soldati del Settimo Cavalleria dell’Esercito Statunitense, capitanati dal Generale Custer, caduti nella battaglia del 25 e 26 giugno 1876 per mano dei Sioux, dei Cheyenne e degli Arapaho, guidati da Toro Seduto e Cavallo Pazzo, che combattevano per mantenere intatte le loro tradizioni.
La battaglia fu combattuta proprio lungo le sponde del Little Bighorn, il fiume che attraversa questa valle.
Non si trattava di una battaglia isolata, ma rientrava in un progetto più ampio degli americani per confinare i Lakota e i Cheyenne nelle riserve.
Tante guerre e combattimenti portarono, nel 1868, alla firma del Trattato di Fort Laramie (spoiler: visiteremo anche Fort Laramie nei prossimi giorni).
Alcuni tra i capi dei Lakota decisero infatti di firmare questo trattato, che prevedeva la creazione di una vasta riserva. Ma invece di portare alla pace, questo trattato non fece altro che alimentare i malcontenti. I conflitti non diminuirono, fino a arrivare, appunto, al 1876 e alla battaglia di Little Bighorn.
Sulla carta, quella di Little Bighorn fu una delle più grandi vittorie dei nativi, che però segnò anche l’inizio del loro declino.
In realtà, credo proprio che in questa battaglia non ci siano stati veri vincitori e se ho capito una cosa in questi miei viaggi negli Stati Uniti, è che i nativi hanno sempre dovuto subire e lo dimostra il fatto che tuttora sono confinati in riserve.
La visita
Little Bighorn Batterfield National Monument
Dopo la prima breve sosta ricognitiva al Visitor Center, è ora di cominciare. Ma da dove?
Su un’altura non molto distante, raggiungibile con una breve passeggiata dal Visitor Center, c’è un monumento ai caduti e da qui si domina la vallata circostante. In lontananza si intravede anche il fiume, il Little Bighorn, appunto.
Last Stand Hill
Little Bighorn Batterfield National Monument
Siamo davanti al 7th Cavalry Memorial, eretto nel luogo che venne denominato Last Stand Hill, la “Collina dell’Ultimo Atto”, dove Custer e alcuni dei suoi uomini persero la vita combattendo incessantemente fino all’ultimo respiro.
Qui vennero ritrovati i corpi di Custer e di altri 41 uomini dell’esercito statunitense, mentre più a valle furono rinvenuti i corpi degli altri militari.
Nonostante la lapide facilmente riconoscibile, in realtà il Generale Custer non è sepolto qui, o non tutto, per lo meno. Qui si trovano solo alcuni resti, ma la sua tomba è a West Point, nello stato di New York.
Da qui dobbiamo raggiungere l’Indian Memorial e per farlo, percorriamo un sentiero sterrato ai lati del quale ci sono moltissime lapidi, tutte senza nome e tutte con la stessa dicitura: “Soldato della Settima Cavalleria”.
Ma perché questo?
Perché i soldati, una volta uccisi, venivano completamente privati degli arti e fatti a pezzi dai nativi, anzi, per essere precisi, proprio dalle donne, perché questa mansione era di loro competenza. A questo punto, come è facilmente intuibile, i cadaveri, non erano più riconoscibili. Solo i corpi di Custer e del capitano Keogh furono risparmiati.
Tra tutte le lapidi anonime, però, ce ne sono tre che saltano all’occhio. Sono quelle che ricordano Ossa Flessibili e Mano Chiusa, mentre la terza – piuttosto bizzarra per noi – omaggia i cavalli caduti nella battaglia.
Una curiosità: l’unico cavallo che si salvò fu Comanche, il cavallo del capitano Keogh.
Indian Memorial
Little Bighorn Batterfield National Monument
Solo nel 1997 è stato costruito un mausoleo che commemora le vittime indiane, perché – non dimentichiamolo – nonostante abbiano vinto la battaglia, hanno subito grandissime perdite e nel complesso, considerare i nativi come dei vincitori, è davvero assurdo.
Questo è veramente un momento toccante. Pensare che tutti questi indiani sono stati sterminati solo perché volevano continuare a vivere liberamente, secondo le loro usanze e le loro tradizioni, nei luoghi che gli erano appartenuti da sempre, è assurdo.
Dopo questa riflessione, ci spostiamo nuovamente verso il parcheggio.
Proprio lì vicino c’è il Custer National Cemetery, dove riposano alcuni Veterani.
Poi inizia l’ultima parte della visita.
Ci spostiamo in auto fino al Reno-Benteen Batterfield.
Reno-Benteen Batterfield
Little Bighorn Batterfield National Monument
Per prima cosa notiamo il memorial, poi imbocchiamo il Reno-Benteen Monument Entrenchment Trail, un sentiero percorribile in circa 45 minuti, ricco di pannelli illustrativi ben fatti, che si snoda lungo i punti in cui si consumò l’eccidio.
Durante la strada del ritorno verso il Visitor Center, ci fermiamo un attimo nei pressi del luogo in cui avvenne la battaglia tra Cavallo Pazzo e il Capitano Keogh.
La visita a Little Bighorn si è conclusa. E’ stata davvero interessante e ci ha fatto conoscere molti aspetti di questa battaglia che non conoscevamo. Istruttivo, toccante, veramente bello!
Ora ci rimettiamo in auto, pronti a scoprire un’altra parte della Real America e intanto qualche informazione pratica.
Biglietto d’ingresso
Little Bighorn Batterfield National Monument
L’ingresso è a pagamento.
Attualmente il costo è di € 25,00 per veicolo con al massimo quattro persone a bordo.
Trattandosi di un Monumento Nazionale, il biglietto è compreso nel National Parks Pass.
Se volete continuare a seguirci, cliccate qui.
Potrebbe interessarti anche: