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Dal Grand Canyon alla Death Valley

Il mio itinerario on the road tra i Grandi Parchi

Grandi Parchi Americani – Itinerario

E’ arrivato il momento di programmare la vacanza di marzo 2013.

  • Che ne dici di una bella vacanza on-the-road tra i parchi americani? Tipo Grand Canyon, Monument Valley, Zion, Death Valley…
  • Ci sto! Preparo l’itinerario e partiamo!

Primo grande dilemma: dove atterriamo? E da dove ripartiamo? Le soluzioni sono molteplici. Bisogna solo scegliere tra Salt Lake City, Denver, Los Angeles, Las Vegas, Phoenix…

Ma come al solito, la decisione è rapida: atterriamo a Phoenix e ripartiamo da Las Vegas. Sono decisamente le città più indicate per l’itinerario che ho in mente.

1° giorno: BOLOGNA – PHOENIX

2° giorno: PHOENIX – TUSAYAN – GRAND CANYON

3° giorno: TUSAYAN – GRAND CANYON – PAGE

4° giorno: HORSESHOE BEND – ANTELOPE CANYON – MONUMENT VALLEY – BLUFF

5° giorno: BLUFF – NATURAL BRIDGES – CAPITOL REEF NATIONAL PARK – TORREY

6° giorno: TORREY – BRYCE CANYON – SPRINGDALE

7° giorno: SPRINGDALE – ZION NATIONAL PARK – MESQUITE

8° giorno: MESQUITE – DEATH VALLEY – BEATTY

9° giorno: BEATTY – DEATH VALLEY – LAS VEGAS

10° giorno: LAS VEGAS – HOOVER DAM

11° giorno: LAS VEGAS – BOLOGNA

Grandi Parchi Americani – Itinerario

16/03/2013 – 1° GIORNO

BOLOGNA – PHOENIX

Grandi Parchi Americani – Itinerario

E così arriva il 16/03/2013 e alle 18.45 atterriamo all’aeroporto di Phoenix.

Fatti i controlli passaporto e recuperate le valige, cerchiamo la navetta che ci porta all’autonoleggio. Anche per questa vacanza abbiamo scelto Alamo.

Considerato che in questa stagione il tempo potrebbe anche non essere dei migliori e i percorsi un po’ disagiati, optiamo per un SUV.

Caricati i bagagli, partiamo alla volta dell’Econo Lodge Phoenix Airport, il motel che abbiamo scelto per questa notte.

Posizione comoda, vicino all’aeroporto, questo motel non è proprio strepitoso, ma fa al caso nostro… se non fosse che ci siamo dimenticati di chiedere una camera non-fumatori…

 

17/03/2013 – 2° GIORNO

PHOENIX –  TUSAYAN – GRAND CANYON

Grandi Parchi Americani – Itinerario

Grandi Parchi Americani – Itinerario

Questo fuso! Sono le 04.00 e sono già sveglia. Potremmo anche partire subito per guadagnare un po’ di tempo, ma decidiamo di aspettare la colazione o almeno l’alba.

Finalmente è arrivato un orario decente e possiamo metterci in auto, pronti per il nostro primo vero viaggio on-the-road negli States.

Sono incantata dal panorama decisamente diverso rispetto a quello al quale siamo abituati.

Grandi Parchi Americani – Itinerario
Grandi Parchi Americani – Itinerario

Quattro ore di viaggio ci separano da Tusayan, dove passeremo la notte, ma il tempo vola.

Passiamo Sedona e Flagstaff, intorno alle 11.00 raggiungiamo Tusayan. Mi sarebbe piaciuto fermarmi a Flagstaff e magari fare una deviazione verso Williams, così da percorrere un tratto della Route 66, ma poi avremmo avuto meno tempo per il Canyon. Come dico sempre… sarà per la prossima volta!

Ma torniamo a noi.

Tusayan non si può definire una vero paesino, piuttosto un punto di partenza per visitare il Grand Canyon.

E noi partiamo! Non perdiamo tempo e, appoggiate le valige al Red Feather Lodge, puntiamo il navigatore verso l’ingresso sud del parco.

Ovviamente il Grand Canyon non si può visitare in una sola giornata – e neanche in due come nel nostro caso – ma noi faremo del nostro meglio per vederne il più possibile.

 

Grand Canyon

Grandi Parchi Americani – Itinerario

National Parks Pass alla mano, siamo pronti per entrare.

In cambio, il ranger ci fornisce la mappa del Grand Canyon e il giornale illustrativo dove sono ben riportati i tragitti degli shuttle che attraversano il parco e che fermano nei principali punti panoramici.

Parcheggiata l’auto, iniziamo dalla Red Line.

Saliamo, scendiamo, risaliamo…

Powell Point, Hopi Point, Mohave Point, Pima Point…

Grandi Parchi Americani – Itinerario

Bright Angel Fault

Grandi Parchi Americani – Itinerario

Monument Creek Vista

Grandi Parchi Americani – Itinerario

Mother Point

Mai visto niente di più bello (per adesso, ndr).

Dopo la navetta rossa, è la volta di quella arancione.

Guarda quella roccia! Non sembra un cammello?

Grandi Parchi Americani – Itinerario

Il sole, però, sta già tramontando. Le giornate si stanno allungando, ma non così tanto da poter stare ancora fuori ancora molto. Poi non è tanto caldo e, se proprio devo dirla tutta, sono anche un po’ stanca e affamata.

Dove andiamo a cena?

C’è un locale molto carino proprio di fronte al nostro albergo. Suonano musica dal vivo e gli hamburger sono ottimi. Affare fatto!

 

18/03/2013 – 3° GIORNO

TUSAYAN – PAGE

Grandi Parchi Americani – Itinerario

Grandi Parchi Americani – Itinerario

Per oggi è programmato il giro in elicottero. Sorvoleremo il Grand Canyon. Chissà come sarà vederlo dall’alto, sono veramente curiosa. 

Le compagnie che operano voli sul Canyon sono diverse, ma noi abbiamo scelto Papillon e siamo stati molto soddisfatti.

Certo, non è un’escursione a buon mercato, ma ne vale sicuramente la pena.

Circa mezz’ora prima della partenza del volo siamo presso i loro uffici.

Ci pesano, nell’attesa compriamo qualche souvenir, ci fanno vedere un video illustrativo, ci danno i paracadute… speriamo bene…!

Siamo pronti per partire.

Grandi Parchi Americani – Itinerario
La curiosità è tanta.

Io che ogni tanto brontolo per il mio peso, questa volta sono stata fortunata e, grazie al bilanciamento sull’elicottero, ho il posto d’onore a fianco del pilota e, ovviamente, una visuale invidiabile.

Grandi Parchi Americani – Itinerario
Grandi Parchi Americani – Itinerario
Grandi Parchi Americani – Itinerario

Ops… durante il volo sento un po’ d’aria… si è aperto il portellone proprio di fianco a me, ma il pilota non sembra molto preoccupato. Con nonchalance richiude tutto… sarà qui che serve il paracadute???

Io intanto continuo a godermi il panorama, un occhio al portellone e uno alle imponenti formazioni rocciose, scattando foto e girando video a man bassa.

Il volo dura poco meno di 45 minuti.

Una volta scesi, salutiamo i nostri amici di avventura e compriamo la classica foto ricordo. Un po’ finta, forse, ma non può mancare.

 

Verso Page – South Rim

Grandi Parchi Americani – Itinerario

Ci rimettiamo in auto alla volta di Page, dove alloggeremo questa notte.

Attraversiamo un’altra parte del Grand Canyon, lungo la Desert View Drive, che fa sempre parte della AZ-64, la strada che attraversa il versante sud del parco.

Grandi Parchi Americani – Itinerario
Grandi Parchi Americani – Itinerario

Pit stop al Visitor Center e alla Desert View Tower, quindi proseguiamo tra punti panoramici e bancarelle dei nativi americani. Shopping, mi perseguiti anche qui!

Poi arriviamo alla fine della Desert View Drive e svoltiamo a sinistra imboccando la Hwy89.

Abbiamo definitivamente lasciato il Grand Canyon National Park, ma tante altre meraviglie ci aspettano.

Per tutte le informazioni pratiche sul Grand Canyon (come arrivare, dove alloggiare, come spostarsi), cliccate qui.

 

Intanto, tra paesaggi che cambiano continuamente e una deviazione che ci allunga notevolmente il percorso, arriviamo a Page.

Alloggiamo al Rodeway Inn, proprio vicino ad un posto spettacolare stile “Happy Days”. Immagino già gli hamburger che mangeremo stasera.

A causa della deviazione, però, non siamo riusciti a passare dall’Horseshoe Bend, ma recupereremo domani.

 

19/03/2013 – 4° GIORNO

PAGE – HORSESHOE BEND – ANTELOPE CANYON – MONUMENT VALLEY – BLUFF

Grandi Parchi Americani – Itinerario

Grandi Parchi Americani – Itinerario

A posteriori posso dirlo: questa è stata indubbiamente la giornata più bella di tutta la vacanza. Emozioni uniche e posti meravigliosi, difficilmente ripetibili.

Ma andiamo con ordine.

Vi avevo detto che ieri, causa deviazione traffico, non avevamo visto l’Horseshoe Bend. Bisogna rimediare subito.

Ma per oggi è programmato il tour all’Antelope Canyon e il ritrovo è alle 10.00 a Page, non distante dall’albergo.

Quindi, bisogna impiegare al meglio il tempo che precede il tour.

Svegli prestissimo, sempre per colpa del fuso, aspettiamo con ansia la colazione e ci infiliamo in macchina. L’Horseshoe Bend ci aspetta.

In dieci minuti siamo al parcheggio, lungo la HWY 89.

 

Horseshoe Bend

Grandi Parchi Americani – Itinerario

Adesso ci aspetta una bella camminata. Beh, non lunghissima a dire la verità, ma per fortuna sono le 7.00 del mattino e il sole certamente non batte forte.

Dopo circa 30 minuti di passeggiata su dune di sabbia – sembra quasi di camminare nel deserto – il panorama che apre davanti a noi è strepitoso.

Grandi Parchi Americani – Itinerario

Horseshoe Bend

Non ci sono foto che possano esprimere la sensazione che ho provato.

Il punto dove il fiume Colorado forma un’ansa a forma di ferro di cavallo è un vero spettacolo della natura, non c’è che dire.

Un’altra mezz’oretta passa tra foto e contemplazione, poi guardiamo l’orologio per la prima volta da giorni e decidiamo di tornare verso il parcheggio.

Per tutte le informazioni pratiche sull’Horseshoe Bend, cliccate qui.

 

Manca ancora un po’ di tempo prima che tour inizi e così ci prendiamo un altro caffè e ci buttiamo in un negozio di souvenir, anche perché a Page non c’è tanto altro da vedere.

E’ arrivata l’ora, ci rechiamo al punto di incontro e gli organizzatori ci presentano Vera, la nostra guida.

Come abbiamo detto, è possibile visitare l’Antelope Canyon solo con un tour organizzato. Noi abbiamo scelto l’Antelope Slot Canyon Tours by Chief Tsosie e tra le diverse opzioni, l’Upper Antelope Canyon Scenic Tour.

Con i nostri compagni di viaggio, saliamo nei mezzi che ci porteranno al Canyon.

Poco meno di mezz’ora di viaggio – il nostro autista guidava in modo decisamente vivace, direi – tra ciminiere, impianti elettrici e sullo sfondo le Navajo Mountain.

Finalmente siamo a destinazione.

 

Antelope Canyon

Grandi Parchi Americani – Itinerario

L’Antelope Canyon si è formato grazie alla costante azione dell’acqua e del vento che da milioni di anni agiscono sulla roccia.

Mai visto uno spettacolo così in vita mia. Supera addirittura il Grand Canyon.

Grandi Parchi Americani – Itinerario
Grandi Parchi Americani – Itinerario
Grandi Parchi Americani – Itinerario

 Upper Antelope Canyon

Il Canyon è stretto, ma il percorso è assolutamente facile, solo un po’ scivoloso in alcuni punti.

Il tour vero e proprio all’interno dell’Antelope Canyon dura circa mezz’ora, considerando tutte le soste per le fotografie e le spiegazioni.

Vera ci racconta tutte le caratteristiche di questo Canyon tanto particolare quanto pericoloso, soprattutto nei mesi in cui le inondazioni possono essere più frequenti. Ed è per questo motivo che, dopo un grave incidente avvenuto nel 1997, il Canyon è interamente gestito dai Navajo.

Terminata la visita, saliamo sui mezzi che ci riportano a Page e lì riprendiamo la nostra auto.

Prossima tappa: Monument Valley.

Lungo il percorso facciamo una sosta a Kayenta, per un boccone veloce in un take away cinese. Non proprio caratteristico, ma sono tre giorni che mangiamo solo hamburger e inizio ad avere voglia di altro.

Kayenta è nata come città dormitorio per i minatori che lavoravano nella zona e attualmente è più che altro un punto di riferimento per chi visita la Monument Valley.

Niente di che, quindi, ma si respira un’atmosfera particolare.

A adesso via, verso la Monument Valley.

Grandi Parchi Americani – Itinerario

Cosa aggiungere davanti a questi panorami?

Qui ci vorrebbe la classica foto sdraiati sull’asfalto, ma non vorrei passasse qualcuno proprio adesso. Non sono così temeraria…

Finalmente raggiungiamo il Visitor Center e possiamo iniziare la visita all’interno del parco.

 

Monument Valley

Grandi Parchi Americani – Itinerario

Grandi Parchi Americani – Itinerario

Monument Valley

Solo la vista dalla terrazza del Visitor Center meriterebbe il biglietto aereo per arrivare fino a qui.

Le tre conosciutissime formazioni dalla cima piatta, simboli indiscussi della Monument Valley, sono The Mittens e Merrick Butte.

Saliamo in auto e, cartina alla mano, scandagliamo il parco, metro dopo metro.

Il percorso circolare di 17 miglia è in realtà uno sterrato abbastanza sconnesso, ma percorribile autonomamente in auto senza problemi.

Siamo senza fiato. Quando ci ricapita uno spettacolo così?

 

Per tutte le informazioni pratiche sulla Monument Valley (come arrivare, biglietto d’ingresso, dove alloggiare), cliccate qui.

 

A malincuore, lasciamo la Monument Valley alla volta di Bluff, dove passeremo la notte.

Abbiamo prenotato al Kokopelli Inn, un motel sulla Main Street. Essenziale, ma niente male, un perfetto punto di sosta.

Per la cena, c’è un locale messicano poco lontano. L’ideale, direi!

 

20/03/2013 – 5° GIORNO

BLUFF – NATURAL BRIDGES – CAPITOL REEF N.P. – TORREY

Grandi Parchi Americani – Itinerario

Grandi Parchi Americani – Itinerario

Anche stamattina ci svegliamo di buon’ora e siamo più che mai attivi. Oggi la strada è lunga, non ci sono tantissime cosa da vedere lungo il percorso, ma si prospetta una bella giornata.

Subito colazione al Comb Ridge Coffee e partiamo alla volta del National Bridges National Monument.

 

National Bridges National Monument

Grandi Parchi Americani – Itinerario

La Bridge View Drive attraversa il parco, toccando i punti di maggiore interesse in prossimità dei “ponti”.

In realtà, quelli che si incontrano sono più che altro archi, formazioni rocciose che hanno assunto questa forma grazie all’azione erosiva dell’acqua del torrente.

Gli archi principali sono tre: Kachina Bridge, Owachimo Bridge e Sipapu Bridge, il più grande e spettacolare.

Grandi Parchi Americani – Itinerario
Grandi Parchi Americani – Itinerario
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 Sipapu, Kachina e Owachomo

Dichiarato monumento nazionale nel 1908, questo parco invita sicuramente a riflettere sulla forza dell’acqua.

Intanto sono già passate due ore, tra foto e passeggiate.

E’ ora di ripartire.

Lungo la strada, il paesaggio cambia più volte, sempre bellissimo.

Grandi Parchi Americani – Itinerario
Grandi Parchi Americani – Itinerario
Grandi Parchi Americani – Itinerario

Qualche sosta nei punti panoramici principali e nel primo pomeriggio arriviamo a Torrey. Appunto, nel primo pomeriggio… e la nostra stanza non è ancora disponibile.

Cosa facciamo?

Un fuori programma: andiamo al Capitol Reef National Park!

 

Capitol Reef National Park

Grandi Parchi Americani – Itinerario

La Scenic Drive, una strada panoramica lunga 9,3 miglia, circa 15 km, attraversa la parte meridionale del parco, caratterizzato da formazioni rocciose color rosso ruggine e da rocce di arenaria gialla. Quasi interamente asfaltata, si snoda tra archi e gole.

Grandi Parchi Americani – Itinerario
Grandi Parchi Americani – Itinerario
Grandi Parchi Americani – Itinerario

Ci sarebbero anche diversi percorsi escursionistici, ma per oggi ci accontentiamo di goderci il panorama comodamente seduti, facendo solo qualche sosta per scattare alcune foto.

In poco più di un’ora, terminiamo la nostra visita.

Adesso possiamo andare in albergo a riposarci un po’ e a scambiare quattro chiacchiere con il gestore che fin da subito ci è sembrato impacciato, ma molto cordiale.

E’ arrivata l’ora di cena. Cosa mangiamo stasera? La risposta ce la fornisce il nostro nuovo amico, che ci consiglia un locale molto carino non tanto distante dall’albergo. E’ il Red Cliff e la bistecca che ci siamo mangiati me la ricordo ancora. Ottimo consiglio davvero!

 

21/03/2013 – 6° GIORNO

TORREY – BRYCE CANYON – SPRINGDALE

Grandi Parchi Americani – Itinerario

Grandi Parchi Americani – Itinerario
113 miglia, circa 2 ore e mezza di auto ci separano dal Bryce Canyon.

Ci sono diverse strade che possono portarci a destinazione. Noi scegliamo la Hwy 12, la Scenic Byway, che anche se è un po’ più lunga delle altre, offre panorami indimenticabili.

Grandi Parchi Americani – Itinerario

Scenic Byway

Ed eccoci qua, dopo uno spuntino veloce, siamo finalmente all’entrata del Bryce Canyon.

 

Bryce Canyon

Grandi Parchi Americani – Itinerario

Il Bryce Canyon è sicuramente uno di quei Parchi Nazionali Americani che non possono mancare nella lista di cose da vedere durante una vacanza on-the road negli States.

Gli hoodoos – o camini di fata – le tipiche rocce di colore rosso che puntellano tutto il parco, lo rendono davvero unico.

Ma non solo hoodoos, anche archi, ponti, grotte, canyon… un insieme di formazioni che lasciano a bocca aperta. E poi il Bryce Canyon è facilissimo da girare, con la Scenic Drive che lo attraversa e tocca tutti i punti panoramici.

Quindi cosa aspettiamo?

Cartina alla mano, saliamo in auto e iniziamo subito dal Sunrise Point, per poi raggiungere il Sunrise Point, dove c’è il famoso Thor’s Hammer, una delle principali attrazioni del parco.

Bryce Canyon National Park

Sunrise Point – Thor’s Hammer

Per vederlo più da vicino, bisogna percorrere un semplice sentiero, ma mi raccomando, non fate come me! Non uscite dal sentiero, o rischiate di trovarvi con la neve a mezza gamba, parola di esperto!

Ecco, adesso sono un po’ bagnata ma, intrepida, proseguo fino a Inspiration Point e poi ancora oltre, verso il Bryce Point, cove la vista sul Bryce Amphitheater è davvero spettacolare.

Dopo il Bryce Point, è la volta del Farview Point, di Agua Point, del Natural Bridge e infine di Ponderosa Point e Rainbow Point.

Siamo proprio arrivati alla fine, il Bryce Canyon non ha più segreti.

Devo riconoscere che anche con la neve è proprio bello. Non oso immaginare come sarebbe con il sole.

Per tutte le informazioni pratiche sul Bryce Canyon (come arrivare, biglietto d’ingresso, dove alloggiare), cliccate qui.

 

Noi intanto ci rimettiamo in auto.

Due ore di strada, attraversiamo la zona del Red Canyon… chissà perché si chiamerà così…

Grandi Parchi Americani – Itinerario
Grandi Parchi Americani – Itinerario
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e raggiungiamo Springdale, all’entrata dello Zion National Park, dove alloggeremo questa notte.

Abbiamo scelto il Pioneer Lodge Zion National Park e la vista sulle montagne è meravigliosa.

Grandi Parchi Americani – Itinerario

22/03/2013 – 7° GIORNO

SPRINGDALE – ZION NATIONAL PARK – MESQUITE

Grandi Parchi Americani – Itinerario

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Stamattina abbondante colazione in uno dei tanti locali di Springdale

Grandi Parchi Americani – Itinerario

e via, verso l’ingresso del parco, pronti per tante camminate tra la natura.

 

Zion National Park

Grandi Parchi Americani – Itinerario

Per prima cosa, ci dirigiamo verso lo Zion Lodge, da dove parte l’Emerald Pools Trail.

 

Emerald Pools Trail

Grandi Parchi Americani – Itinerario

E’ un percorso abbastanza facile, di una durata che varia in base alla meta. Ci si può fermare al Lower Emerald Pools, proseguire fino al Middle Emerald Pools o, raggiungere l’Upper Emerald Pools.

Grandi Parchi Americani – Itinerario

Upper Emerald Pools

Con grande orgoglio e poco fiato, siamo arrivati fino all’Upper Emerald Pools e in circa quattro ore, considerando anche le varie soste, eravamo nuovamente al parcheggio.

Dopo questo, qualche altro percorso veloce, come il Riverside Walk, una breve camminata su un sentiero pavimentato che costeggia il Virgin River, e il Weeping Rock Trail, una passeggiata di appena 1,5 miglia che permette di osservare il panorama attraverso l’acqua di una cascata.

Adesso è finito il tempo a nostra disposizione, ma prima di rimetterci in viaggio, solo una considerazione: lo Zion è stata la vera rivelazione della vacanza. Non avrei mai pensato che questo parco fosse così bello, ci tornerei subito e sicuramente non ci starei solo una giornata.

Sono quasi le 16:00 e ripartiamo alla volta di Mesquite, che abbiamo scelto come tappa intermedia tra lo Zion e la Death Valley. In poco più di un’ora e mezza arriviamo all’Holiday Inn Express e per cena, il Mc ci aspetta!

 

23/03/2013 – 8° GIORNO

MESQUITE – DEATH VALLEY – BEATTY

Grandi Parchi Americani – Itinerario

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Stamattina colazione buonissima in hotel, come sempre all’Holiday Inn, e una sistemata alla valigia prima di ripartire.

188 miglia, 3 ore di strada.

Il deserto tutto intorno a noi, il panorama è decisamente monotono, solo un po’ di movimento quando in lontananza si intravede la Cattedrale nel Deserto, ma per quella ci sarà tempo nei prossimi giorni.

Leggermente annoiati, arriviamo a Beatty intorno alle 11:00, ma anche stavolta la camera dell’Exchange Club Motel non è pronta.

Ovviamente non ci perdiamo d’animo e, dopo aver fatto rifornimento, partiamo alla volta della Death Valley.

Grandi Parchi Americani – Itinerario

Da Beatty alla Death Valley, tra Nevada e California

Death Valley

Grandi Parchi Americani – Itinerario

Oggi ne visiteremo una piccola parte, dall’ingresso principale fino allo Scotty’s Castle. La Death Valley è percorribile quasi interamente in auto, grazie alla CA-190 che la attraversa.

Superiamo il confine tra Nevada e California e davanti a noi un paesaggio lunare, dune di sabbia e città fantasma,

Grandi Parchi Americani – Itinerario
Grandi Parchi Americani – Itinerario
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fino a raggiungere lo Scotty’s Castle, una villa spagnola costruita nel deserto negli anni 20 per volere di un ricco imprenditore americano.

In questa parte della Death Valley non c’è molto altro da vedere, direi che per oggi può bastare.

Ritorniamo verso il motel e per ingannare il tempo ci facciamo un giretto per Beatty, che si esaurisce in fretta, vista la “vastità” del paesino.

In effetti, Beatty non ha molto da offrire, solo uno store, e un locale che proveremo questa sera. Per il resto, Beatty è più che altro un punto di appoggio per visitare la Death Valley, quindi non ci rimane altro da fare che riposarci. A darci alla pazza gioia ci penseremo domani, quando saremo a Las Vegas.

 

24/03/2013 – 9° GIORNO

BEATTY – DEATH VALLEY – LAS VEGAS

Grandi Parchi Americani – Itinerario

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Stamattina colazione da urlo da Mel’s Diner. Il top del top delle colazioni! Tornerei a Beatty solo per mangiare le salsicce, le uova strapazzate e i toast. 

Sì, ho mangiato tutto io e solo per colazione.

Se passate casualmente da queste parti, non potete assolutamente perderlo e inoltre… è l’unico locale per le colazioni aperto presto la mattina.

A pancia piena, ci rimettiamo in macchina per esplorare anche oggi la Death Valley.

 

Death Valley

Grandi Parchi Americani – Itinerario

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Ripercorriamo parte della strada di ieri, poi deviamo verso destra, in direzione del Titus Canyon, un meraviglioso insieme di formazioni rocciose colorate.

Poi è la volta di Mesquite Flat, 40 kmq di sabbia che sicuramente ci si aspetta di vedere in una zone desertica.

Da qui, il pezzo forte, Skidoo, una delle città fantasma della Death Valley.

Piccolo inconveniente: per raggiungerla dobbiamo percorrere 14 miglia di strada sterrata in salita. E sapete qual è l’altro inconveniente che mi stanno ancora rinfacciando a distanza di anni? Che Skidoo non c’è esattamente niente!

Grandi Parchi Americani – Itinerario

Skidoo

Eh sì, perché le città fantasma sono di due tipi, ma l’ho scoperto troppo tardi: quelle dove c’è ancora qualche traccia del paese e quelle dove non è rimasto niente.

Bene, per mia fortuna, Skidoo è una di queste!

Adesso devo assolutamente rimediare e qui vinco facile.

La prossima meta è Zabriskie Point, dove lo spettacolo è davvero sorprendente. Nient’altro che calanchi, ma con sfumature di colori difficili da rivedere.

Per ultima cosa, ci godiamo la vista dal Dante’s View, il punto panoramico più significativo della Death Valley, tanto bello da togliere il fiato.

E’ arrivato il momento di lasciare la Death Valley e puntare il navigatore verso Las Vegas… se non fosse che a causa del caldo, il navigatore ha smesso di funzionare, salvo poi riprendere una volta usciti dal parco.

 

Per tutte le informazioni pratiche sulla Death Valley (come arrivare, dove alloggiare, come spostarsi…), cliccate qui.

 

Finalmente, dopo tanto deserto,  iniziamo a vedere qualche traccia di civiltà.

Grandi Parchi Americani – Itinerario

Entriamo a Las Vegas.

 

Las Vegas

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Il nostro albergo è il New York New York, un vero spettacolo! Addirittura le montagne russe che si vedono dalla nostra stanza.

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E’ quasi ora di cena, ci facciamo un giretto veloce lungo la Strip, ripromettendoci di goderci domani sera la vita notturna. Tanto so già che sarà impossibile!

 

25/03/2013 – 10° GIORNO

LAS VEGAS – HOOVER DAM

Grandi Parchi Americani – Itinerario

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Accidenti! Las Vegas la mattina è proprio un deserto nel deserto. E’ vero che è prestino, sono solo le 7:30, ma qui non c’è proprio nessuno.

Colazione da Starbucks, poi torniamo verso l’albergo e ci mettiamo in macchina alla volta dell Diga di Hoover.

 

Diga di Hoover

Grandi Parchi Americani – Itinerario

La Diga di Hoover è un’imponente diga realizzata tra il 1931 e il 1935 lungo il corso del Colorado, al confine tra Arizona e Nevada.

Una delle più alte mai costruite, questa diga raggiunge i 231 metri.

Grandi Parchi Americani – Itinerario

Hoover Dam

Due grandi orologi ai lati della struttura indicano gli orari che ovviamente sono diversi tra uno stato e l’altro.

La percorriamo più volte, per vedere questa struttura sotto tutti i punti di vista.

Grandi Parchi Americani – Itinerario

E’ decisamente un’opera di dimensioni enormi, imponente. Per realizzarla è stata utilizzata una quantità di cemento tale da poter costruire addirittura un’autostrada.

Terminata la visita (ci sarebbero stati anche tour organizzati, ma noi decidiamo come al solito per il fai-da-te), pensiamo al da farsi e visto che lungo la strada del ritorno c’è un outlet, perché non buttarci a capofitto nello shopping?

 

Las Vegas

Grandi Parchi Americani – Itinerario

E’ primo pomeriggio, e dopo aver lasciato in albergo una quantità enorme di magliette, felpe, jeans e scarpe appena comprate, usciamo per un giro sulla strip.

Partiamo proprio dal nostro albergo, il New York New York.

Grandi Parchi Americani – Itinerario

Ce lo lasciamo alle spalle e iniziamo a percorrere la Strip.

Passiamo davanti al Bellagio, dove le fontane si muovono al ritmo della musica,

Grandi Parchi Americani – Itinerario

Bellagio

poi al Venetian, al Paris-Las Vegas e infine al Caesars Palace.

Grandi Parchi Americani – Itinerario
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Ci sono anche il Colosseo e la Fontana di Trevi!
Grandi Parchi Americani – Itinerario
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Lungo la strada del ritorno, ci fermiamo a visitare il Venetian dall’interno. E’ veramente particolare e bellissimo.
Grandi Parchi Americani – Itinerario

Venetian

Dopo una cena fugace, è proprio arrivato il momento di tornare in albergo e di fare le valige.

E stavolta è proprio un’impresa, perché tra outlet e negozi di souvenir, ho veramente dato il massimo. Io, però, rinuncio a chiudere questa valigia, non ce la posso proprio fare. Ci penserà qualcun altro…

Intanto mi godo la vista dalla finestra e penso a quanto questa vacanza sia stata bella e mi abbia fatto conoscere posti fantastici.

Da Phoenix a Las Vegas, una vacanza tra canyon e deserti, all’insegna di una natura meravigliosa e dirompente che ci ricorda quanto siamo piccoli al suo confronto.

E sono sicura che dopo questa bellissima esperienza ci saranno tante altre vacanze on-the-road negli States.

 

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