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Devils Tower

La torre del Diavolo sacra ai nativi

Devils Tower National Monument

In un tour ideale della Real America, non può mancare la Torre del Diavolo, non solo uno spettacolo dal punto di vista naturalistico, ma anche un luogo particolarmente sacro ai nativi.

Nel mezzo della prateria che circonda le Black Hills, spunta questa particolarissima formazione.

Impossibile non esserne attratti o quantomeno incuriositi.

Formato tra i 50 e i 60 milioni di anni fa, questo monolite di roccia vulcanica alto circa 400 metri e sacro ai Nativi Americani, è stato il primo Monumento Nazionale americano, proclamato tale nel 1906 da Theodore Roosevelt.

Già questo la dice lunga sull’importanza del luogo.

Un monolite così bello e imponente e di contro, un nome inquietante.

Perché? Scopriamolo insieme.

 

Origine del nome

Devils Tower National Monument

Quando i nativi abitavano le Black Hills, avevano dato alle varie formazioni rocciose, nomi diversi.

E proprio quella che oggi è conosciuta come “Devils Tower”, si chiamava in origine Bears Lodge.

Poi arrivarono gli americani.

Una delegazione di geologi si spinse fino qui proprio per studiare questo particolare monolito e così, storpiando il nome da quello datogli dai Lakota, lo identificarono come “Torre del Dio Cattivo”, che divenne poi Devils Tower.

Tutto frutto di una pessima traduzione, quindi, perché i nativi non associarono mai questo monolite a qualcosa di malvagio, ma addirittura lo consideravano un luogo sacro.

Prima vi ho detto che in origine la Torre del Diavolo era chiamata Bears Lodge e in effetti si pensava proprio che le scanalature nella roccia fossero opera di un orso.

A questa credenza è legata una leggenda.

Mettetevi comodi, vi racconto tutto.

The Real America Itinerario

La leggenda

Devils Tower National Monument

Sulle rive del fiume era accampata una tribù indiana.

Sette sorelle giocavano beate insieme a loro fratello, quando questo si trasformò improvvisamente in un orso, costringendole a scappare.

Così le ragazze  si rifugiarono su una piccola montagna e si misero a pregare perché il Grande Spirito venerato dai Nativi Americani intervenisse.

E così fu. Quando l’orso inizio a graffiare la roccia con i suoi artigli, questa crebbe a tal punto da diventare così come la vediamo oggi.

Non a caso, su questo monte si tengono innumerevoli cerimonie religiose.

Più probabilmente… ok, sicuramente… le scanalature sono opera dell’erosione da parte di diversi fenomeni naturali che nel corso degli anni hanno conferito al monolite questo aspetto.

Vi sembra di essere già stati qui? Forse avete visto “Incontri ravvicinati del terzo tipo”, il film di Steven Spielberg girato qui nel 1977.

 

Tower Trail

Devils Tower National Monument

Adesso basta parlare e percorriamo il Tower Trail, un sentiero pavimentato circolare lungo 2 km che costeggia la Devils Tower.

Come succede quasi sempre da queste parti, lungo il percorso cartelli informativi aiutano a ricostruire la storia dell’area.

In alcuni tratti, il sentiero è leggermente in salita, ma non è assolutamente impegnativo da percorrere.

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Sicuramente avrete notato quei nastri attaccati agli alberi.

Cosa sono? Perché sono lì?

E’ tutto parte di una tradizione indiana, per cui i nastri vengono lasciati dai nativi durante le cerimonie sacre che si tengono qui prevalentemente durante il mese di giugno.

Una parte del percorso di snoda in un bosco e la visuale che si ha della Devils Tower cambia continuamente.

Che dire, tra passeggiata e leggende, qui il tempo vola.

Vi consiglio assolutamente di inserire la Devils Tower nel vostro itinerario della Real America, perché qualsiasi cosa legato ai nativi americani per me è davvero imperdibile e non passare da qui toglierebbe qualcosa alla vostra vacanza.

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