Io, Mammeta e Tu – Un giorno a Napoli
Il mio itinerario a piedi nella città di Pulcinella
Napoli in un giorno – Cosa vedere – Itinerario
Avete solo un giorno a disposizione e volete vedere almeno alcune delle più decantate meraviglie di Napoli?
Prendendo spunto da una delle tante bellissime giornate trascorse a Napoli, questo è l’itinerario che ho pensato per voi.4
Un giorno a Napoli alla scoperta dei suoi tesori artistici e della sua cucina, una città che con tutta la sua vivacità mi affascina ogni volta di più.
Correva l’anno 2016 quando…
TU: “Ci prendiamo un giorno di ferie e andiamo a Napoli?”
MAMMETA: “Io ci sono!”
IO: “Anche Io”
MAMMETA “Quando?”
IO: “Mercoledì prossimo”
TU: “Approvato “
MAMMETA: “Benissimo “
E così il 19 ottobre 2016 saliamo sul treno in partenza da Bologna alle 6.05 e alle 9.55 arriviamo a Napoli.
Ogni giornata a Napoli che si rispetti non può che partire con un buon caffè.
Su questo non si ammettono deroghe.
Quindi, si inizia subito con una colazione spettacolare da Cuori di Sfogliatella, proprio di fronte alla stazione. Appuntamento fisso dei miei soggiorni a Napoli.
Adesso siamo pronte per la nostra camminata alla scoperta delle meraviglie di Napoli.
Da Piazza Garibaldi imbocchiamo Corso Umberto I, perché la nostra prima tappa è Castel Nuovo, più conosciuto come Maschio Angioino.
Maschio Angioino
Napoli in un giorno – Cosa vedere – Itinerario
Tra le cose imperdibili per chi visita Napoli c’è sicuramente il Maschio Angioino, uno dei palazzi più riconoscibili in assoluto.
E’ stato costruito nella seconda metà del 1200 per volere di Carlo I, quando Napoli divenne capitale del Regno di Sicilia, ma in realtà, gli Angioini non abitarono mai questo castello.
Piuttosto, sapete chi dimorò in queste stanze? Per farvi solo alcuni nomi, da qui passarono Giotto, Boccaccio e Petrarca.
L’appellativo di Castel Nuovo, invece, ha origine molto antiche. Fin da quando è stato costruito, infatti, il Maschio Angioino è stato chiamato Castrum Novum per distinguerlo da Castel dell’Ovo e Castel Capuano, che erano già esistenti.
Oggi all’interno del Maschio Angioino ha sede il Museo Civico.
Da Castel Nuovo a Piazza del Plebiscito è davvero un attimo.
Piazza del Plebiscito
Napoli in un giorno – Cosa vedere – Itinerario
Piazza del Plebiscito è in assoluto la piazza più grande e più conosciuta della città.
Si trova tra il lungomare e Via Toledo, quindi in una posizione centralissima e proprio per questo qui troverete sempre tantissima gente.
Se ve la volete godere con un po’ più di tranquillità, vi consiglio di passare da qui la mattina presto, quando la folla non l’ha ancora presa d’assalto.
Su un lato della piazza ci sono il Teatro San Carlo e la Galleria Umberto I, ma è proprio entrando nella piazza che si gode del vero spettacolo.
La bellezza della chiesa di San Francesco di Paola offusca quasi il Palazzo Reale, che si trova proprio di fronte.
La piazza, che prima del 1860 si chiamava semplicemente Largo Palazzo, ha assunto il nome attuale proprio in seguito al plebiscito che ha sancito l’unione tra il Regno delle Due Sicilie e il Regno d’Italia.
A proposito del Palazzo Reale, guardate le statue che si trovano nelle nicchie della facciata. Raffigurano i rappresentanti delle più importanti dinastie che governarono a Napoli.
E fin qui niente di originale.
La cosa simpatica è che a queste statue è legata una curiosa storiella.
Avete voglia di saperne di più? Cliccate qui.
Dalla piazza ci spostiamo verso il lungomare.
Il lungomare e Castel dell’Ovo
Napoli in un giorno – Cosa vedere – Itinerario
Fatte tutte le foto e i selfie di rito, che però ho il divieto assoluto di pubblicare, andiamo vedere il mare, con il Vesuvio che fa da sfondo… e che sfondo!
Il lungomare di Napoli è lungo circa tre chilometri ed è in assoluto una delle passeggiate preferite dai turisti, ma anche dagli stessi napoletani.
Si inizia da Via Nazario Sauro per poi arrivare alla bellissima Fontana del Gigante, chiamata anche Fontana dell’Immacolatella, e continuare lungo Via Partenope, che diventa poi Via Caracciolo.
Proseguendo, si arriva a Mergellina, ma noi ci fermiamo prima, a Castel dell’Ovo.
Ma vi siete mai chiesti perché Castel dell’Ovo si chiama così?
Ovviamente non può mancare una curiosa leggenda.
Secondo la tradizione, Virgilio avrebbe nascosto in un angolo ancora segreto del castello un uovo magico. Da questo uovo dipende la fortuna della città. Se un giorno mai si dovesse rompere, per Napoli inizierebbero i guai.
Confidiamo in Virgilio e nel fatto che abbia nascosto l’uovo veramente bene, perché una città come Napoli non si merita sicuramente niente di negativo.
Sempre con un occhio al mare e un altro ai meravigliosi palazzi dall’altro lato della strada, arriviamo all’altezza di Via Chiaia e lì non abbiamo esitazioni.
Per tornare verso Piazza del Plebiscito, decidiamo di imboccare una delle più eleganti via dello shopping della città e così, tra una vetrina e l’altra, sbuchiamo su Piazza Trento Trieste, proprio di fronte al Teatro San Carlo.
Da qui…
“…Io, mammeta e tu
passeggiammo per Toledo
nuje annanze e mammeta arreto…”
…imbocchiamo Via Toledo, perché io ho solo un grande desiderio: andare a mangiare a Pignasecca, in una delle mie tripperie preferite.
Via Toledo e la Pignasecca
Napoli in un giorno – Cosa vedere – Itinerario
Per arrivare a Pignasecca percorriamo buona parte di Via Toledo, la via dello shopping forse più conosciuta, che da Piazza Trento Trieste arriva fino a Piazza Dante.
E’ lunga più di un chilometro e fiancheggia dal basso i Quartieri Spagnoli, una delle zone in assoluto più caratteristiche di Napoli.
Sicuramente avrete sentito nominare più di una volte questa via, fosse altro perché qui si trova una delle fermate della metro più famose al mondo, Toledo, appunto.
Finalmente arriviamo a Pignasecca, dove tra l’altro tutti i giorno si tiene un famoso mercato di prodotti alimentari ed è quindi un posto perfetto per fare incetta di “souvenir”.
Adesso ho proprio fame e non ho dubbi sul da farsi: trippa da Le Zendraglie.
D’altra parte non è un caso che siamo venuti fin qui.
Il risultato è garantito e le mie aspettative sono state come al solito soddisfatte.
Dopo pranzo – e che pranzo – forse è maglio camminare ancora e quale posto migliore se non Spaccanapoli?
Spaccanapoli
Napoli in un giorno – Cosa vedere – Itinerario
A pancia piena, ma proprio piena, e con il cartoccio da portare a casa, ci rimettiamo in cammino. Direzione Decumano Inferiore o, più semplicemente, Spaccanapoli.
Per prima cosa, ci si imbatte nella meravigliosa Piazza del Gesù, con l’Obelisco dell’Immacolata e la Chiesa Del Gesù Nuovo.
Ecco, se Piazza del Plebiscito è la piazza più grande di Napoli, questa è secondo me la più bella in assoluto.
Non so perché, ma io l’adoro.
La prima cosa ci che colpisce è sicuramente la facciata bugnata della Chiesa del Gesù, un po’ insolita per un edificio religioso.
Infatti, la Chiesa del Gesù Nuovo era in origine un palazzo nobiliare, il Palazzo Sanseverino. Solo intorno alla metà del 1500 la proprietà passò ai Gesuiti, che nel 1584 iniziarono i lavori di ristrutturazione dell’edificio, trasformandolo in una bellissima chiesa barocca.
Aspettate un attimo… venite con me, guardiamo attentamente la facciata. Vedete quelle incisioni sul bugnato? Sono lettere dell’alfabeto aramaico, simboli che corrispondono alle note musicali. Se vengono letti dal basso verso l’alto, da destra verso sinistra, compongono una melodia.
Entrando nella chiesa, colpisce subito la prima cappella destra, con una grande statua in bronzo che raffigura Giuseppe Moscati in camice e con lo stetoscopio. All’interno di questa cappella sono conservate le sue spoglie.
Giuseppe Moscati dedicò tutta la vita alla cura dei bisognosi e proprio per questo motivo venne canonizzato nel 1987 da Giovanni Paolo II. E’ molto venerato qui a Napoli e all’interno della chiesa sono riprodotti alcuni ambienti in cui viveva e lavorava il medico, che indubbiamente vale la pena di visitare.
Proseguiamo costeggiando il famoso Monastero di Santa Chiara. Stupendo! Per mancanza di tempo, però, rimandiamo la visita al Chiostro maiolicato alla prossima volta. Ci toccherà tornare!
Se volete conoscere meglio il Chiostro maiolicato di Santa Chiara, cliccate qui.
All’angolo con Via Santa Chiara c’è un simpatico signore che vende calamite porta fortuna a forma di cono, “O Cupptiell ‘e Napule”. Vuoi non comprarne una? Anzi… tre!
E visto che poco lontano c’è un tabaccaio… si può andare a Napoli e non giocare al lotto? Io proprio non riesco a resistere a questa tentazione. Un euro a testa e il gioco è fatto, ma … spoiler… ovviamente il terno no!
Ma ritorniamo al nostro giretto.
Spaccanoapoli è una strada molto viva, dove in ogni angolo ci sarebbe qualcosa da vedere.
Dico “ci sarebbe”, perché spesso si cammina a fianco a veri tesori artistici senza rendersene conto.
E’ il caso, per esempio, della Chiesa della Seta, una delle chiese più interessanti che abbia mai visto.
Proseguiamo e poco distante si arriva alla bellissima Piazza di San Domenico Maggiore, circondata da importantissimi edifici storici, come per esempio il Palazzo dei Casacalenda o quello dei Sansevero.
Al centro della piazza, c’è l’obelisco di San Domenico, eretto dai napoletani come ex voto, un ringraziamento per aver scampato l’epidemia di peste del 1656.
Perché – ricordiamolo – Napoli in quanto a peste, colera e altre sciagure simili ha sempre passato dei brutti momenti.
Ma ammettiamolo, non si va a Napoli senza vedere una delle più famose vie della città, Via San Gregorio Armeno.
San Gregorio Armeno, un presepe per tutti i gusti
Napoli in un giorno – Cosa vedere – Itinerario
San Gregorio Armeno è la caratteristica strada dei presepi, piena di negozietti dove ovviamente il tema dominante è quello della natività.
Una natività un po’ fuori dalle righe, però – e ovviamente a Napoli non poteva essere diverso – perché qui troviamo statuette di tutti i tipi, da quelle classiche alle più divertenti.
Riuscirò a resistere?
Non lo so proprio, anche perché Sandra e Raimondo mi tentano parecchio!
Ma piuttosto… il meraviglioso Claudio dov’è?
Eccolo lì, vicino al grande Lucio Dalla.
Questa, però, la prendo!
Ritorniamo su Via San Biagio dei Librai fino a incrociare Via Duomo. Facciamo un salutino a San Gennaro?
Il Duomo e Via dei Tribunali
Napoli in un giorno – Cosa vedere – Itinerario
Entriamo. Non posso non fare vedere a TU la bellissima cappella barocca dedicata al Santo protettore della città. Poi noi siamo di Bologna e la cappella è quasi interamente affrescata dal Domenichino e dal Lanfranco, emiliani doc!
Terminata la visita, imbocchiamo Via dei Tribunali, che costituisce parte del Decumano Maggiore.
Ci aspetta il punto forte di tutta la giornata: la Cappella Sansevero, con il suo Cristo Velato. Una delle più riuscite sculture di tutti i tempi, realizzata da un allora sconosciuto Giuseppe Sanmartino, che attira turisti da tutto il mondo. Ogni parola per descrivere questa meraviglia è superflua. Peccato solo che non si possa fotografare.
Tornando su Via dei Tribunali, facciamo una minuscola deviazione in Vico Fico al Purgatorio, dove dal 2012 c’è un busto di Pulcinella, opera di Lello Esposito che ha donato la sua scultura alla città.
Toccare il naso a Pulcinella pare porti fortuna.
Ovviamente, non posso lasciare niente di intentato e la foto per immortalare il momento è d’obbligo.
Ancora una veloce passeggiata, perché il tempo inizia a stringere.
Stiamo davvero vedendo tantissime cose, anche se ne abbiamo lasciate indietro moltissime altre.
Terminiamo la nostra bella passeggiata in Piazza Dante, con il Poeta che sembra salutarci.
Non è che a Napoli ne hanno già avuto abbastanza di noi tre?
In realtà, la passeggiata non è esattamente finita. Dobbiamo ritornare alla stazione e tra le varie alternative, escludendo immediatamente di prendere la metropolitana, perché abbiamo ancora voglia di goderci la città, scegliamo di ripercorrere Spaccanapoli ma questa volta, quando incrociamo Via Duomo, andiamo a destra, in direzione di Corso Umberto I.
Mentre marciamo a pieno ritmo, diamo un ultimo sguardo alle vetrine, ma prima di arrivare alla stazione, c’è una deviazione d’obbligo da fare: bisogna assolutamente passare da Fratelli Attanasio per fare incetta di sfogliatelle, perché il nonno le aspetta!
Ricapitoliamo: scamorze, trippa, pastiera, taralli, sfogliatelle… per un po’ dovremmo essere a posto!
La nostra giornata è trascorsa velocissima ed è stata decisamente piacevole. Quello che siamo riuscite a vedere in una giornata non è niente a confronto di tutto quello che la città può offrire, quindi l’esperienza è decisamente da ripetere!
Io sono sicura che ritornerò prestissimo, perché Napoli è sempre Napoli, con tutte le sue caratteristiche, e io l’adoro!
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