Ching Chung Koon
Il monastero dei bonsai
Hong Kong – Monastero di Ching Chung Koon
In questa splendida giornata dedicata ai monasteri di Tuen Mun, passiamo dal Monastero buddista di Miu Fat a quello taoista di Ching Chung Koon.
Il Monastero di Ching Chung Koon è uno dei più importanti santuari taoisti di Hong Kong.
Questo complesso, costruito tra il 1950 e il 1960 dalla Setta della Porta del Drago, comprende diversi edifici religiosi, oltre a una residenza per anziani, a diverse strutture sanitarie, e a scuole gratuite per i bisognosi.
Il Monastero di Ching Chung Koon è conosciuto anche come “Monastero del Pino Verde” e proprio parte del suo nome – Ching Chung – è un riferimento a questo sempreverde, simbolo di immortalità e longevità.
Entrando, si ha la sensazione di essere in un altro mondo.
La prima cosa che colpisce sono sicuramente i bonsai, che qui sono quasi l’attrazione principale.
Ogni anno, infatti, all’interno del monastero si tengono mostre di bonsai che attirano sia gli stessi abitanti di Hong Kong che i turisti come noi.
Pensate che alcune di queste piante hanno addirittura oltre cento anni.
Se guardate bene nei vasi, vedrete anche delle statuette che hanno lo scopo di riprodurre piccole scene di vita.
Ma adesso concentriamoci sul luogo sacro.
Gli edifici religiosi
Hong Kong – Monastero di Ching Chung Koon
Passiamo innanzitutto dalla grande porta che ci introduce al complesso.
Prima di arrivare al tempio principale, che è proprio dal lato opposto al nostro, ci imbattiamo in due padiglioni molto particolari.
Sono i Padiglioni degli Antenati, dove si trovano i resti dei defunti e dove, ovviamente, vengono commemorati, soprattutto in occasione dei Festival Ching Ming e Chung Yeung.
Le tavolette in legno che vedete nelle pareti, riportano i nomi di ogni defunto e molto spesso è affissa anche la loro foto. Dietro ad ogni tavoletta, ci sono le ceneri.
Visto che lo spazio interno dei due padiglioni non è sufficiente per contenere tutti i resti, vicino al tempio c’è un ulteriore complesso funerario.
Ma il pezzo forte è sicuramente il tempio principale, dai colori molto forti, vivi e appariscenti, dedicato a Liu Tung Bun, uno degli Otto Immortali del Taoismo.
Prima di entrare, ci si ferma sicuramente davanti al grande bruciatore di incenso a forma di drago, che non può far altro che catturare l’attenzione.
Poi ci si avvicina al tempio.
Davanti all’ingresso ci sono una campana e un tamburo che con il loro suono indicano i momenti di preghiera.
Finalmente si entra dalla porta laterale destra.
Subito lo sguardo cade sulla statua di Lǚ Dòngbīn (o Liu Tung Bun) in fondo alla sala. Lo sguardo truce non mette esattamente a proprio agio.
Sull’altare, poi, ci sono delle spade ritenute magiche, usate da Lǚ Dòngbīn per combattere i demoni. Lo scudiscio, invece, serve per scacciare la sfortuna, mentre la ciotola contiene erbe curative.
Non solo. All’interno del tempio, sono conservate anche due lanterne donate dalla Città Proibita di Pechino e tantissime statue di divinità.
Tante statue e tanti colori accesi.
Uscendo dal tempio e attraversando il cortile in direzione di un’altra sala molto suggestiva che si trova proprio di fronte, sarete colpiti dal grande simbolo del Taoismo che si trova sul selciato. Yin e Yang, riconoscibile da tutti.
Ma dopo la statua a dir poco inquietante di Lǚ Dòngbīn, è arrivato il momento della serenità.
Andiamo verso il Giardino Roccioso.
Il Giardino Roccioso
Hong Kong – Monastero di Ching Chung Koon
Prima abbiamo parlato dei bonsai e sempre a proposito di piante, non perdetevi il bellissimo giardino, perché è vero che ogni tempio che abbiamo visitato finora ha il suo giardino, ma questo è davvero particolare.
Il giardino roccioso è un posto molto tranquillo, dove ci si reca soprattutto per meditare e riflettere.
Laghetti con le immancabili carpe koi, cascate, ponticelli, pagode, fiori e piante. Qui effettivamente c’è tutto quello che serve per rilassarsi un po’.
Con il Giardino Roccioso abbiamo terminato la visita del Monastero di Ching Chung Koon e siamo pronti per andare al Monastero di Tsing Shan.
Prima, però, vediamo come arrivare al Monastero di Ching Chung Koon.
Monastero di Ching Chung Koon – Come arrivare
Hong Kong – Monastero di Ching Chung Koon
Il Monastero di Ching Chung Koon è collegato al Monastero di Miu Fat e a quello di Tsing Shan da diverse linee metropolitana leggera.
Se invece arrivate direttamente da Kowloon, prendete la Tuen Ma Line (linea marrone della metropolitana) fino a Siu Hong e da lì raggiungete la stazione della metropolitana leggera.
La linea 505 collega in pochissimi minuti Siu Hong al Monastero di Ching Chung Koon (fermata: Ching Chung).
L’ingresso del monastero si trova a meno di 300 metri dalla fermata della metropolitana leggera.
Noi andiamo al Monastero di Tsing Shan. Se volete venire con noi, cliccate qui. (work in progress)
Potrebbe interessarti anche:
- Hong Kong – Cosa vedere in una settimana – Itinerario
- Hong Kong Island – Central District
- Hong Kong Island – Eastern District
- Hong Kong Island – Western District
- Kowloon
- Isola di Lantau
- Nuovi Territori – Templi di Tuen Mun
- Monastero di Miu Fat
- Monastero di Tsing Shan
- Nuovi Territori – Monastero dei Diecimila Buddha
- Nuovi Territori – Monastero di Tsz Shan
- Isola di Lamma
- Come spostarsi a Hong Kong
- Da aeroporto a Kowloon/Hong Kong Island
- Octopus Card
- Trasferimenti tra Hong Kong e Macao
- Macao
- Macao – Cosa vedere in tre giorni